Books Review di Alessandra Appiano: Naomi Wood, Quando amavamo Hemingway (Bookme).

Con l’imprevisto exploit di Quando amavamo Hemingway, che in Inghilterra ha venduto sessantamila copie ed è in corso di traduzione in 14 paesi, Naomi Wood, orgogliosa esponente della generazione millennials, è stata catapultata dalla realtà del precariato a quella delle migliori possibilità. Perché tutti editori si contendono la prossima opera di questa scrittrice trentatreenne che dietro un look sbarazzino nasconde una tempra da documentarista d’acciaio. Per completare la sua biografia romanzata sulle quattro mogli di Hemingway, si è smazzata un lustro di ricerche in archivi e biblioteche, ha viaggiato dall’Europa al Sudamerica, ha intervistato decine di persone, sempre con lo scopo di entrare nell’animo (e non nello stereotipo) di queste donne diversissime tra loro. Che a tratti ci paiono le vittime di un uomo insopportabile, a tratti le dee di un paradiso abitato dalla genialità. Il libro si apre con Hadley, la mezza mela di una coppia affiata e povera, come ce n’erano tante nella Bohème parigina, quando si sognava il successo senza pagarne le stressanti conseguenze. E’ lei la moglie più devota ma anche più svagata, dal momento che perde alla Gare de Lyon la valigetta con i manoscritti del marito. Ed è sempre lei a perdere la partita dell’amore quando si fa avanti Pauline, una ricca ereditiera a la page, all’apparenza fatua, ma, nella sostanza, invaghita senza rimedio di Ernest. Pauline, detta Fife, è quella che più soffrirà per l’abbandono: come accettare di essere sostituita dalla leggendaria reporter Martha, compagna d’avventure di Hemingway nella guerra civile spagnola? Invece Martha passa volentieri il testimone alla giornalista Mary, la più sfortunata del quartetto mogli, trasformata in infermiera di un uomo alcolizzato e depresso, che le lascia in eredità un suicidio inaccettabile. Quattro ritratti appassionanti che confermano il detto “dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Nel caso del tracimante Hemingway, ne sono occorse addirittura quattro.

©Alessandra Appiano (leggi qui tutte le sue recensioni)

 

Naomi Wood, Quando amavamo Hemingway (Bookme)

The Poetry Society Staff

Il blog di Naomi Wood https://naomiwood.com/.

 

Le Troisième Songe RINGRAZIA Alessandra Appiano per il suo contributo.

Col cuore.

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