Books Review di Alessandra Appiano: Io, Caterina di Francesca Riario Sforza (Nord).

Poiché la storia è dominata da figure maschili e dalle loro gesta eroiche, le donne che hanno avuto vite avventurose come Frida Kahlo o Simon de Beauvoir sono state trasformate in icone dell’indipendenza femminile. Con l’appassionante e documentatissima biografia romanzata Io Caterina, Francesca Riario Sforza, discendente diretta di Caterina Sforza (Milano 1463, Firenze 1509), ci restituisce il ritratto a colori forti di un’altra signora dalla mille risorse. Una signora da conoscere da vicino, un concentrato d’emancipazione e modernità, dal momento che Caterina Sforza fece ogni cosa in anticipo sui tempi: pur avendo avuto quattro mariti, non si rassegnò mai al ruolo di madre e di moglie; ogni volta che rimase vedova lottò come un leone per farsi rispettare in un mondo dominato dagli uomini, per difendere i suoi diritti e quelli dei suoi eredi. Dotata di una vasta cultura che aggiornava di continuo, si interessò a materie come erboristeria, medicina, cosmetica e alchimia, si circondò di scienziati e artisti, e sempre di persone da emulare. Francesca Riario Sforza, che di mestiere fa la sceneggiatrice, narra con stile cinematografico sia le vicende complesse che portarono gli Sforza al potere -dalla signoria al ducato alla costruzione del castello Sforzesco- sia il percorso esistenziale a ostacoli della sua audace antenata, specializzata in sfide ardite. Come quando dopo la morte del primo marito Girolamo Riario governò con cipiglio maschile Imola e Forlì, arrivando a guidare un esercito in battaglia. E come quando, durante l’assedio della rocca di Ravaldino, a chi la esortava ad arrendersi minacciando di uccidere i figli, rispose spavalda alzando la gonna: “fatelo, tanto qui ho lo stampo!”. Così pare credibile che alla fine di una vita piena di vittorie ma anche di terribili perdite, in un’incessante alternanza di successi e fallimenti, dichiarasse orgogliosa: «Se scrivessi la mia biografia, stupirei il mondo». Cinquecento anni dopo è stata accontentata in pieno.

©Alessandra Appiano (leggi qui tutte le sue recensioni)

 

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Francesca Riario Sforza

 

Le Troisième Songe RINGRAZIA Alessandra Appiano per il suo contributo.

Col cuore.

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