Se ascolto dimentico
se vedo ricordo
se faccio capisco.
Bruno Munari
Quando si parla di bambini, il primo nome che mi viene in mente è quello di Bruno Munari.
Artista, grafico, designer, scrittore che ha dato un contributo fondamentale alla storia del design, Munari è conosciuto in tutto il mondo anche per la sua metodologia didattica ideata nei suoi primi Laboratori “Giocare con l’Arte” degli anni ’70.
Come si legge sul sito dell’Associazione Bruno Munari, presentando nel 1977 il suo primo laboratorio per bambini alla Pinacoteca di Brera a Milano Munari disse: “Ciò che distingue questo laboratorio da tutti gli altri laboratori esistenti è il metodo. Non un semplice ‘parcheggio’, dove i bambini possono giocare con pennelli e tempere, liberi di fare quello che vogliono avendo davanti agli occhi le riproduzioni esposte nel museo… (libertà che è un abbandonarli all’imitazione) e nemmeno soltanto un ‘raccontare’ le opere d’arte”.
Ed ancora: “Munari propone di insegnare ai bambini come si guarda un’opera piuttosto che leggerne solo il contenuto o il messaggio. L’arte visiva non va raccontata a parole, va sperimentata: le parole si dimenticano, l’esperienza no. Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco, soleva ripetere l’artista, citando un antico proverbio cinese. Nel Laboratorio ‘si gioca all’arte visiva’, si sperimentano tecniche e regole ricavate dalle opere d’arte di ogni epoca e di ogni luogo, trasformate in giochi: è facendo che si scoprono le qualità diverse dei materiali e le caratteristiche degli strumenti. I bambini imparano giocando.
Nei laboratori Munari pertanto si intende promuovere la conoscenza e la comprensione delle tecniche dell’espressione e della comunicazione artistica, affinchè si possa fruirne con maggiore consapevolezza e spirito critico.”
In collaborazione con l’Associazione Bruno Munari il MUBA Museo dei bambini di Milano ha organizzato la mostra “Vietato non toccare”: un percorso di gioco impostato sulla scoperta, la meraviglia, l’esperienza tattile e visiva, la sperimentazione e il fare – ambientato nel bellissimo spazio della Rotonda della Besana illuminato dalle lampade Falkland dello stesso Munari (esposte, tanto per intenderci, anche al MOMA insieme a molte altre sue opere).
La mostra è stata fortunatamente prorogata fino al 26 marzo 2017: io, che l’ho vista, consiglio vivamente a chi ha dei bambini dai 2 ai 6 anni di portarli. Per loro, ma anche per gli adulti, sarà un’esperienza molto bella.
Informazioni più dettagliate sulla mostra le potete trovare qui.
Per chi fosse interessato ai laboratori per bambini dell’Associazione Bruno Munari consiglio di andare a vedere questa pagina del sito.
Se avete in casa dei bambini, non potete non prendere alcuni tra i libri che Munari ha progettato per loro: i prelibri , i libri tattili e i libri illeggibili . I suoi libri possono essere acquistati anche sul sito della Casa Editrice Corraini.
Per una biografia di Bruno Munari http://www.treccani.it/enciclopedia/bruno-munari/ e http://www.treccani.it/enciclopedia/bruno-munari_%28Dizionario-Biografico%29/ .
Questo è un sito sull’opera di Munari fatto molto bene http://www.munart.org/ .
Qua potete vedere le sue lezioni ed in particolare questa lezione sulla fantasia.
Navigando su Internet, ho trovato questa bella tesi di laurea di Heléna Beckel su Bruno Munari.
©Maria Cristina Codecasa Conti
Le fotografie del post sono di ©Elena Valdrè e sono state prese da qui .
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