Donatella Stoppini è una donna che nel suo lavoro e nei suoi progetti ci mette il cuore e quando te ne parla senti tutta l’energia e la passione di una persona che ama profondamente la sua professione e crede in ciò che fa.
Titolare, insieme al marito Giovanni, del ristorante La Clotze a Planpincieux (Courmayeur), è riuscita in una impresa non facile: rilevare un ristorante storico e rinomato garantendone la continuità qualitativa ed aggiungendo un tocco, deciso, di personalità – la sua. Donatella cura personalmente ogni dettaglio del suo ristorante: dalla preparazione dei tavoli, alla presentazione dei piatti, tutto è studiato affinchè chi entra sia accolto dall’atmosfera quasi magica del locale, caratterizzato dall’arredo tipico delle case di montagna e dalla presenza di una grande Stube rossa. Non aspettatevi che la pietanza che avete ordinato vi arrivi sul solito piatto. Taglieri, pentole, sacchetti di stoffa, cucchiai di legno, barattoli di vetro vengono portati in tavola e quasi ti dispiace mangiare il loro contenuto rovinandone la composizione. Se non fosse che fa abbastanza cafone, ci sarebbe, prima di mangiarlo, da fotogarafare ogni singolo piatto, giusto per ricordarsi che cosa ha “rovinato” il nostro appetito.
Il menù offerto da La Clotze è fatto interamente in casa e segue, davvero, l’andamento delle stagioni. La cantina dei vini (che ospita anche un tavolo per due persone e offre la riservatezza di un privè) è ottima ed è curata da Giovanni, che è somellier: ottima anche la selezione dei vini regionali.
Questa idea che anche l’occhio debba avere la sua parte mi piace moltissimo e mi trova d’accordo: è un modo di onorare un momento importante della giornata che spesso, a maggior ragione se andiamo in un ristorante, ci troviamo a condividere con altre persone. E’ davvero il momento in cui il cibo unisce, consente di accorciare le distanze, abbassare le barriere, ritrovare le parole. Per quanto mi riguarda, poi, mi piace molto questa forma di generosità e cura estetica che accompagna il piatto: mi pare una forma di attenzione nei confronti dei propri clienti. Ben lontano, per fortuna, dalle lucrose formule del minimal food: quelle, per intenderci, che pensano sia molto chic servirti un solo raviolo in un immenso piatto bianco del diametro di 40 centimetri.
Mi piacciono molto le persone coraggiose come Donatella, quelle che non conoscono la cultura del lamento ma sono educate alla cultura del lavoro: ragion per cui, fatte tutte le analisi e dissertazioni del caso, alla fine la cosa davvero importante da fare rimane quella di rimboccarsi le maniche ed andare avanti, trasformando le difficoltà in nuove occasioni di sfida e di crescita. Mi vengono in mente queste parole molto belle che ha scritto Jeffrey J. Davis “Ogni crisi è come una moneta: da una parte porta con sè il pericolo, dall’altra l’opportunità. Capovolgete la moneta. Non perdetevi l’opportunità di emergere da questa crisi più forti e più intelligenti: dei sopravvissuti migliori”.
Donatella Stoppini è una vera imprenditrice: sa che non è sufficiente riposare sugli allori, ma rilanciare e reinvestire in nuovi progetti. Che significano anche, è bene ricordarlo, nuove opportunità di lavoro. Da poco, ha aperto un nuovo ristorante La Clotze anche ad Entrèves (Courmayeur), esattamente di fronte alle funivie Skyway: la filosofia è la stessa del ristorante di Planpincieux, con l’aggiunta di un bar dehors in grado di offrire una serie di servizi pensati per chi deve fare colazioni o pranzi veloci o vuole semplicemente bersi un aperitivo alla fine di una giornata in alta montagna con il plus di una vista eccezionale sul Monte Bianco.
©Maria Cristina Codecasa Conti
Chi: Donatella Stoppini.
Cosa: Ristorante La Clotze.
Dove: Località Planpincieux, 21 – 11013 Courmayeur (Ao) T +39 0165 869720 http://www.laclotzebistrot.it/.
Perchè: perchè supportiamo le donne che danno corpo alle proprie passioni.