L’appuntamento era alle tre del pomeriggio in Piazza Santo Stefano a Milano, dove, su invito dell’amica Maria Cristina ed insieme alle donne delle associazioni che si occupano attivamente di volontariato nella mia città, avrei partecipato all’iniziativa Adotta con i tuoi ferri da maglia ed uncinetto un senza dimora! sferruzzando per un paio d’ore una sciarpa blu.
L’iniziativa, organizzata da Caterina Donato in collaborazione con la Onlus Terre di Mezzo, aveva come scopo la raccolta di scaldacolli, cappelli, sciarpe e guanti, da donare alle associazioni che lavorano con i senza dimora per aiutarle a far fronte all’emergenza del freddo in arrivo e faceva parte delle attività organizzate per La Notte dei senza Dimora.
Arrivando dalla folla del sabato pomeriggio di Corso Vittorio Emanuele e di Piazza del Duomo, mi è sembrato incredibile approdare in un luogo così silenzioso e defilato in pieno centro a Milano. Mi sono seduta su una sedia sistemata davanti al sagrato della chiesa, ho tirato fuori il mio lavoro a maglia ed ho iniziato a sferruzzare in una situazione che inizialmente mi sembrava surreale, ma poco alla volta si è trasformata in una esperienza umanamente meravigliosa. Ho conosciuto Caterina Donato, per esempio, designer di knit e crochet e ideatrice del progetto. E poi Monica, mia vicina di sedia, che in un paio d’ore è riuscita a realizzare con l’uncinetto un paio di guanti coloratissimi.
In breve tempo hanno iniziato ad arrivare diverse partecipanti: chi portava della lana, chi portava dei lavori già fatti e pronti da consegnare (come Falm, per esempio) e chi (tante, come me) portava con sè un lavoro da terminare o da iniziare.
Alle sedie si sono aggiunti dei tavoli e ai tavoli altre sedie: un’isola colorata e viva che, nel grigiore di un pomeriggio autunnale tipicamente milanese, non poteva non colpire chi si trovava a passare di lì. Ed è così che alcuni hanno iniziato a chiederci che diamine stavamo facendo con i ferri da calza ed un gomitolo di lana in mezzo a una piazza. Ma diverse donne e tante giovani, con mia grande sorpresa, hanno chiesto se potevano sedersi insieme a noi attorno ai tavoli ed iniziare a lavorare, magari sotto la guida sapiente di molte delle partecipanti (attivissime) che si trovavano lì.
Ossevando queste donne sedute che lavoravano con grande entusiasmo, mi sono venute in mente figure archetipiche del femminile legate al filo, alla tessitura, alla lavorazione della lana – la cui forza, evidentemente, è ancora profonda ed attiva: da Penelope che tesseva di giorno il sudario per Laerte e di notte lo disfaceva aspettando e sperando che Ulisse tornasse da lei, alle donne che preparavano il corredo che poi si tramandava per generazioni, ricamandolo sedute attorno ad un tavolo, alle donne che ancora adesso in alcuni paesi e regioni siedono sul far della sera in strada, sulla soglia della loro casa e lavorano – ai ferri, all’uncinetto, con ago e filo. A quelle che si rovinavano le mani dipanando dal bozzolo il filo della seta o filando la lana con l’arcolaio. Sotto la protezione di Atena, dea della tessitura.
E mentre cuciono, tessono, intrecciano, ricamano, le donne da sempre raccontano storie, tramandano tradizioni, condividono vissuti di gioia e dolore, insegnano la fatica e la bellezza dell’essere nata femmina. Non è e non può essere un caso, infatti, che l’etimologia della parola tessuto sia TEXTUS, che significa, guarda un po’, anche testo. Dunque il filo è da sempre legato ad un narrare declinato al femminile e a distanza di secoli, anche in un’era che tutti vogliamo ultra tecnologica ma che necessita di essere profondamente umana, la forza di questa narrazione rimane ed è lì, da vedere.
Ed è con questi pensieri e con la sensazione felice di avere condiviso qualcosa di davvero bello con altre persone, che sono tornata a casa. Con la mia sciarpa blu da finire, nuove amicizie e un senso profondo di gratitudine per chi, per gli altri, si mette in gioco davvero.
testo ©Maria Cristina Codecasa Conti
Cosa: La Notte dei senza Dimora e Adotta con i tuoi ferri da maglia ed uncinetto un senza dimora!
Con chi: Onlus Terre di Mezzo, Falm , Caterina Donato
Dove: Piazza Santo Stefano, Milano.
Quando: 17 ottobre 2015.
Un libro da leggere: Marina Giordano, Trame d’artista. Il tessuto nell’arte contemporanea.
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