☆ Special Guest ☆ Alessandra Appiano: La donna perfetta del 2016.

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Ecco un piccolo regalo per inaugurare l’anno nuovo che sta bussando alle porte: immaginare la donna perfetta del prossimo 2016.  Intanto, la  femmina che può sperare di accalappiare il confuso maschio contemporaneo è sicuramente una femmina capace non solo di rinnovarsi di tanto in tanto, ma di operare rivoluzioni a trecentosessanta gradi nell’arco di un week-end o di un pomeriggio. Seguendo le contraddittorie indicazioni dei mass media deve assomigliare a una ventenne anche in  menopausa avanzata, essere colta ma non pallosa, dialettica ma non faticosa, impegnata nelle cause benefiche ma frivola, scema il giusto ma geniale al momento giusto, provocante quando cucina le polpette  mentre trattiene il respiro per ottenere addominali  alla Madonna (sembrando molto più giovane di Madonna). Ancora: longilinea come Naomi Campbell senza essere isterica, sexy fino a ottanta primavere come Sofia Loren senza essere patetica. E qui, il dubbioso  uomo nostrano si pone un quesito: sarà mai possibile? Non ci sarà sotto un trucco o peggio un tarocco? Chiunque si tirerebbe indietro di fronte a una simile impresa, ardua al limite dell’impossibile. Chiunque ma non la donna targata over duemila, avvezza a sfidare la sorte, il corso delle stagioni, l’evidente disinteresse maritale e figliale, il dissimulato disprezzo di mamme e suocere assennate, il feroce sadismo di personal trainer narcisi e di stilisti gay. E che, desiderosa di rovinarsi definitivamente la vita, scale le vette della realizzazione tout court fino a raggiungere lo stoicismo zen. Torniamo al punto: la donna perfetta per il maschio del 2016  è una bonazza del genere Belen, tutta curve perfette  in pendant col culo rimbalzante, che per esibire il classico armamentario da strafiga di lusso (scarpe di Manolo Blahnik, borse di Gucci,  procaci mise di Cavalli per serate da tamarra trendy) deve però far roteare la sua personale carta di credito, e pagarsi pure il taxi quando torna a casa dopo una notte di passione folle, seguendo le regole del Kamasutra modaiolo (posizioni che evidenzino al massimo gli sforzi ginnici).  Il look da letterina non può prescindere dai doveri di letterata: la nostra eroina, se proprio non riesce a pubblicare un libro, un saggio o almeno un pamphlet umoristico (cosa che riescono oramai a fare cani e porci), deve almeno frequentare un master di specializzazione, l’ultimo anno della Bocconi o aspirare a una terza laurea. Può essere divorziata, ma solo se il suo ex  fornisce alimenti copiosi, seconda casa a  Portofino e alcune tate di supporto  per gli eventuali pargoli (che non guastano mai, per il book fotografico, soprattutto se belli e biondi). La donna perfetta per l’uomo del 2016 deve essere intelligente come Natalia Aspesi, spiritosa come Geppi Cucciari, divina come Monica Bellucci prima di essere impalcata  da improbabile Bond Lady,  con una tenuta multigenerazionale che la rende adatta, di volta in volta, a partner attempati (il trend di maggioranza), coetanei (il trend più banale, vagamente piccolo borghese) e tardo adolescenti (il trend di una minoranza femminista privilegiata, esibito da attrici fascinose/facoltose, rifatte nei minimi dettagli e frequentabili a luci soffuse, o con tanta nebbia).
La donna ideale per l’uomo del 2016 deve essere di vedute larghe, anzi larghissime. Per esempio chiudere gli occhi, mettendoci sopra fettine di salmone tartufato, se nutre il sospetto  di portare in testa un cesto di corna ramificate. Deve civettare in modo socialmente utile, strumentale alla carriera e alla denuncia dei redditi, rimanendo pura (con gli altri) come Maria Goretti. Parlare poco, ascoltare parecchio, consolare moltissimo. Troppa grazia di Dio? Suvvia, non fatelo dire proprio a me. Non lo sapete che le vie delle signore sono infinite?  
Buon 2016 felice a tutte!

©Alessandra Appiano

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Le Troisième Songe RINGRAZIA Alessandra Appiano per il suo contributo.

Col cuore.

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